Fondazione Prada

Giulio Tononi

Giulio Tononi si è laureato in Medicina con specializzazione in Psichiatria all’Università di Pisa. Dopo avere prestato servizio come ufficiale medico nell’esercito, ha conseguito un dottorato in Neuroscienze come Fellow presso la Scuola Normale Superiore. È attualmente docente di Psichiatria, Distinguished Professor di Scienze della coscienza, David P. White Chair in Medicina del sonno alla University of Wisconsin-Madison. Il suo laboratorio studia la coscienza e i relativi disturbi, oltre ai meccanismi e alle funzioni del sonno. Il suo principale contributo allo studio della coscienza è costituito dallo sviluppo della Teoria dell’informazione integrata (IIT), approfondita analisi di che cos’è la coscienza, che cosa ne determina la qualità e la quantità, e come emerge da strutture casuali. Per quanto riguarda lo studio del sonno, Tononi ha sviluppato l’ipotesi di omeostati sinaptica, secondo cui il sonno serve a riequilibrare la forza sinaptica, controbilanciandone il netto aumento causato dalla plasticità durante la fase di veglia.

 

VENERDÌ, 13 NOVEMBRE 2020, 19:00–21:00 (CET)
DISCUSSIONE 5 | COSCIENZA: LE DOMANDE ANCORA APERTE (DUE DIVERSE PROSPETTIVE)

La coscienza e il nostro posto nella natura

Che cos’è la coscienza e che cos’è il substrato neurale del cervello? Perché alcune parti del cervello sono importanti per la coscienza, mentre altre altrettanto complicate e con un numero maggiore di cellule neurali non lo sono? Perché la coscienza svanisce durante il sonno senza sogni anche se il cervello resta attivo? La coscienza svanisce sempre quando i pazienti non reagiscono in seguito a danno cerebrale, durante le crisi epilettiche generalizzate, quando si è sotto anestesia generale, o durante il sonno profondo? I neonati, gli animali e i computer intelligenti sono coscienti? La Teoria dell’informazione integrata (IIT) è un tentativo di rispondere in modo attendibili a queste e ad altre domande. La IIT non parte dal cervello ma dalla stessa coscienza – il mondo dell’esperienza – e ciò che ne deriva rende cosciente un sistema. I risultati di questa indagine tengono conto di diverse scoperte empiriche, generano previsioni controintuitive e hanno già portato allo sviluppo di nuovi test promettenti per l’individuazione pratica della coscienza in soggetti non comunicanti. Infine, ci stimolano a rivalutare il nostro posto nella natura.