Jean-Pierre Changeux è professore onorario al Collège de France e al Dipartimento di Neuroscienze dell’Institut Pasteur di Parigi e membro dell’International Faculty presso il Kavli Institute for Brain & Mind University of California San Diego. Con l’avvento della biologia molecolare è stato precursore degli studi sul ruolo dei cambiamenti conformazionali che legano siti topografici diversi nei processi regolatori. Il suo progetto di dottorato, supervisionato da Jacques Monod, incentrato sulle basi sperimentali per il modello formale di interazione allosterica nelle proteine regolatorie è diventato uno dei paper più citati dell’intera letteratura scientifica.
I suoi principali contributi e scoperte degli ultimi 50 anni sono incentrati sul tema generale dei recettori e delle relative transizioni allosteriche, prevalentemente nel sistema nervoso, e sono scaturiti dal primo recettore neurotrasmettitore identificato: il recettore nicotinico dell’acetilcolina. La sua analisi seminale sui recettori nicotinici e la loro modulazione allosterica ha portato a una migliore comprensione della natura della plasticità sinaptica a lungo termine all’interno delle reti neurali e ha dato il via a nuovi campi di ricerca nell’ambito dei meccanismi di trasduzione del segnale, della farmacologia molecolare e della comunicazione chimica nel sistema nervoso con le rispettive patologie.
Il suo libro L’uomo neuronale, pubblicato nel 1985, lo ha reso celebre anche tra il grande pubblico. È inoltre autore e co-autore di numerosi libri dedicati alla divulgazione scientifica, in particolare Conversations on Mind Matter and Mathematics con il matematico Alain Connes (1998), La natura e la regola con il filosofo Paul Ricoeur (2002), Physiology of Truth (2005) e I neuroni magici. Musica e cervello con i compositori Pierre Boulez e Philippe Manoury (2019),
Jean-Pierre Changeux ha ricevuto diversi riconoscimenti accademici, tra cui il Canada Gairdner Award (1978), il Louis-Jeantet Prize for Medicine (1993), il Goodman and Gilman Award in Receptor Pharmacology (1994), il National Academy of Sciences Award in Neurosciences (2007), e l’Albert Einstein World Award of Science (2018).